Sostanze fotosensibili e sostanze fotosensibilizzanti

‘Fotosensibile’ e ‘fotosensibilizzante’ possiedono lo stesso significato oppure no? E che cosa determina questo per chi, tali prodotti, li utilizza?

Mai come in questo periodo estivo, in cui l’esposizione della nostra pelle alla luce è elevata, avere una corretta informazione a tale riguardo risulta importante per evitare eccessivi allarmismi ed acquisire una maggior consapevolezza riguardo ciò che possa essere utilizzato tranquillamente oppure che sia meglio evitare.

Quali sono le differenze? 

In cosmesi si identifica come:

• FOTOSENSIBILE una materia prima le cui caratteristiche chimico-fisiche possano essere modificate dall’azione della luce o da radiazioni. Questo comporterà, quindi, una potenziale instabilità di tale sostanza all’interno del prodotto cosmetico in cui viene impiegata che potrebbe comportare variazioni di colore, di PH, etc. Sarà necessario, dunque, attuare delle adeguate strategie formulative per ovviare a tale problematica;

Da quanto sopra riportato, quindi, si consiglia al consumatore di limitare (o in alcuni casi evitare), in estate, l’utilizzo di prodotti cosmetici contenenti sostanze fotosensibilizzanti. Mentre si possono tranquillamente utilizzare prodotti contenenti sostanze fotosensibili. 

Di seguito riportiamo alcuni esempi:

A volte, grazie alla continua ricerca e sviluppo del mondo cosmetico è possibile impiegare nei prodotti degli analoghi non fotosensibilizzanti di sostanze che tradizionalmente lo sarebbero. Questo è, per esempio, il caso del Revinage®: sostituto vegetale e non fotosensibilizzante (quindi sempre utilizzabile) del retinolo contenuto nel nostro prodotto Intense Night balm .